Presentate a Montecitorio le firme per l’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia
Presentate a Montecitorio le firme per l’Iniziativa “Quorum Zero e Più Democrazia”.
A seguito del successo raggiunto nella raccolta firme per la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Quorum Zero e Più Democrazia”, il Comitato promotore ha depositato ieri venerdì 24 agosto 2012 a Montecitorio le 52.680 firme di cittadini sottoscrittori.
L’obiettivo è stato raggiunto grazie al lavoro di diverse centinaia di cittadini sparsi in tutta Italia e all’estero che hanno contribuito all’importante successo di questa proposta, senza aiuti da parte di organizzazioni partitiche o sindacali. Raccogliere le firme per questa Iniziativa è stato particolarmente difficile a causa dell’elevato numero di articoli presenti e dalla sostanziale mancanza di elementi puramente attrattivi che solitamente invogliano a firmare.
Questa proposta di legge costituisce una rivoluzione culturale nella politica italiana e allineerebbe l’Italia a molti paesi del mondo democraticamente più avanzati come Svizzera e California.
L’obiettivo è modificare alcuni articoli della Costituzione della Repubblica Italiana migliorando gli strumenti di democrazia diretta rendendoli efficaci permettendo quindi ai cittadini di esercitare la propria sovranità come previsto dall’Art. 1 della Costituzione stessa.
Il Comitato Quorum Zero e Più Democrazia continuerà a lavorare affinché questa proposta segua l’iter previsto dalla legge in tempi congrui e ragionevoli. La nostra proposta sarà annunciata nell’Allegato A del rendiconto della prossima seduta della Camera dei Deputati, quella del 5 settembre 2012, nel frattempo sarà già iniziata la verifica delle firme che si concluderà entro un mese circa. Successivamente la nostra proposta sarà assegnata alla Commissione attinente, probabilmente la Commissione Affari Costituzionali, che la dovrà esaminare.
Per questa ragione il Comitato promotore chiede a tutti coloro che hanno fin qui collaborato di continuare insieme questa battaglia di civiltà.
Per informazioni e restare in contatto www.quorumzeropiudemocrazia.it
Per il Comitato “Quorum Zero e Più Democrazia”
è ora di riprenderci la nostra dmocrazia
Deposito della Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia alla Cancelleria della Corte di Cassazione a Roma – Lunedì 13-02-12
Nella mattinata di Lunedì 13 febbraio 2012 il comitato Quorum Zero e Più Democrazia, depositerà la proposta di Legge costituzionale di iniziativa popolare “Quorum zero e più democrazia” presso la cancelleria della corte di cassazione.
Questa proposta di legge ha l’obiettivo di modificare alcuni articoli della costituzione italiana per migliorare l’utilizzo degli strumenti di democrazia diretta già esistenti e introdurne di nuovi in Italia, ma utilizzati da più di un secolo in altri paesi del mondo come la Svizzera e la California. Il nostro obiettivo è quello di migliorare il funzionamento della democrazia italiana affiancando alla democrazia rappresentativa attuale, strumenti che diano la possibilità ai cittadini di far sentire la loro voce e di prendere decisioni che riguardano la cosa pubblica.
I punti qualificanti della proposta di legge sono i seguenti:
- Quorum zero in tutti i referendum.
- Revoca degli eletti, che previa raccolta di un numero elevato di firme, possono essere sottoposti a votazione di revoca del mandato (come in California, Svizzera, Venezuela, Bolivia).
- Indennità dei parlamentari stabilita dai cittadini al momento del voto.
- Referendum propositivo (come in California)
- Iniziativa di legge popolare a voto popolare (come in Svizzera), passa in parlamento, dove può essere accettata, rifiutata oppure generare una controproposta, ma poi viene votata dai cittadini).
- Referendum confermativo (come in Svizzera). Tutte le leggi create dal parlamento, prima di entrare in vigore, possono essere poste a votazione popolare, previa raccolta delle firme necessarie.
- Referendum obbligatori in alcune tipologie di leggi in cui i rappresentanti hanno un conflitto di interessi (es. finanziamento partiti, leggi elettorali) e sui trattati internazionali e sulle leggi urgenti.
Oltre a questi si prevedono le seguenti ulteriori innovazioni:
- Petizione con obbligo di risposta entro 3 mesi.
- Iniziativa di legge popolare a voto parlamentare con obbligo di trattazione in parlamento in 12 mesi. Se ciò non accade diviene referendum e va al voto popolare.
- Nessun limite di materie referendabili (come in Svizzera), tutto ciò che può essere discusso dai rappresentanti, può essere messo a referendum e votato dai cittadini.
- Cittadini autenticatori (oltre alle figure previste oggi per legge).
- Utilizzo di firme elettroniche (come per la Iniziativa dei Cittadini Europei).
- Obbligo di introduzione di strumenti di democrazia diretta a livello locale senza quorum.
- Possibilità da parte dei cittadini di modificare la costituzione (come in Svizzera dal 1891).
La realizzazione di questa proposta di legge è stato un lungo ed appassionante percorso durato da giugno 2011 fino a sabato 11 febbraio 2012, fatto di incontri dal vivo e di riunioni su internet. Questo testo finale è il risultato condiviso da un gruppo di persone provenienti da varie parti d’Italia, appassionate ed esperte di democrazia diretta e impegnate da tempo su questo tema.
Qui si trova il testo completo della proposta di legge che depositeremo:
Questo il blog di riferimento:
www.quorumzeropiudemocrazia.it
Per approfondire gli argomenti consigliamo il libro:
Vivere meglio con più democrazia
http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/plugins/download-monitor/download.php?id=50
Per maggiori dettagli si invita a contattare i seguenti portavoce per l’iniziativa:
- Paolo Michelotto 3470907427
- Dario Rinco 347 7105518
- Gianni Ceri 333 4652270
- Enrico Pistelli 3283584799
Invitiamo tutti i sostenitori della democrazia ad inviare ai loro contatti ed amici questa informazione.
Facciamo 4 conti
Ultimamente veniamo bombardati dai nostri politici, e di conseguenza dai maxmedia, che ci informano che la nostra unica speranza per essere energicamente autonomi e` quella di adottare la tecnologia nucleare e che tramite l’energia rinnovabili non e’ possibile essere energicamente autonomi, ma sarà poi cosi vero?
Si continua dire che l’Italia e` il paese del sole del mangiare bene e di tante altre belle cose, ma e` possibile che dobbiamo adottare una tecnologia vecchia e obsoleta che indebiterà i nostri figli e parecchie generazioni future con le scorie nucleari per poter avere un po’ di energia oggi?
Allora ho fatto un ragionamento diverso… vediamo il problema sotto un’altra forma: ipotizziamo di essere totalmente energeticamente autonomi tramite fonti rinnovabili; questo cosa vuol dire!? quanti panelli solari dovremmo montare?
Visto cosi sembra una cosa impossibile forse nemmeno nel deserto si può pensare di poter realizzare un opera cosi faraonica.
Allora vediamo se e` cosi impossibile
Per la mia simulazione prendiamo una regioni d’Italia, la mia scelta e` caduta sulla Sardegna cha ha una superficie paragonabile a quella della Lombardia dove noi abitiamo e` ovvio che la popolazione e` notevolmente inferiore in particolare circa un decimo.
La Sardegna ha un fabbisogno energetico di circa 12 milioni di MWh, e` veramente tanta energia ma ha anche tanto sole, sorvolando sui calcoli che vi lascio visionare sul sito http://www.ingdemurtas.it/ambiente/4solare/ Che allego una foto

(la tabbella locale è scaricabilea questo link)
Si arriva ad un risultato molto semplice, ci vogliono circa 100 Km quadrati per rendere la Sardegna autonoma energeticamente con dei panelli fotovoltaici.
Appena 100 km quadrati, ma allora non e` una realizzazione faraonica ma e` realizzabile tranquillamente e guardiamo nel nostro piccolo, ma Caronno Pertusella potrebbe essere energicamente autonomo?
Guardando i numeri sopra comincio pensare di si, per quelli più scettici ribadisco questo e` una simulazione so benissimo che ci sono dei problemi da risolvere, come quello sotto gli occhi di tutti che di notte un panello fotovoltaico non produce energia ma anche che la Lombardia ha un fattore di irraggiamento inferiore della Sardegna, ma ritengo questi problemi delle sciocchezze a confronto alle tonnellate di materiale radiativo che una centrale nucleare produce nel suo ciclo produttivo.
Ma per ultimo, ma non per importanza, vi ricordo che ad oggi non esiste un metodo di smaltimento delle scorie e anche stati come l’America e la Francia si limitano a stoccarle in qualche grotta in attesa che si trovi una soluzione definitiva al problema.
La conseguenza di quanto sopra e` l’eredita che lasciamo alle nostre future generazioni che si dovranno preoccupare di risolvere un problema che noi non siamo stati capaci a gestire nella speranza che loro ci riescano.
Nuova direttiva UE: dopo il 2020 solo edifici a risparmio energetico
Il Parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva che rientra nel pacchetto "efficienza energetica" che aiuterà l'ambiente e i consumatori a risparmiare sui costi della bolletta energetica. La nuova norma prevede che tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 debbano possedere standard di risparmio elevati, riduzione dei consumi energetici, e debbano essere alimentati con un forte impiego di fonti rinnovabili. I progetti di edifici pubblci dovranno dare il buon esempio partendo già dal 2018. Se si considera che gli immobili assorbono circa il 40% del consumo energetico totale dell'Unione europea e costituiscono la più grande fonte di emissioni d'Europa, migliorando le loro prestazioni energetiche si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi sulle emissioni di CO2, riducendo il consumo di energia del 20% entro il 2020. La nuova direttiva sull'efficienza energetica stabilisce i requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova costruzione e la loro applicazione per gli edifici esistenti. Gli Stati membri dovranno adottare misure atte a raggiungere requisiti di rendimento energetico a costi ottimali e secondo la metodologia comparativa. Una parte dei finanziamenti per queste innovazioni proverrà dal bilancio dell'Unione europea. Anche per quanto riguarda gli edifici esistenti sono previste delle novità: ove possibile la spesa energetica degli immobili esistenti dovrà essere migliorata nel corso di lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno incentivati a installare "contatori intelligenti" e a sostituire gli impianti di riscaldamento, quelli idraulici per l'acqua calda e i sistemi di climatizzazione con soluzioni alternative ad alta efficienza come le pompe di calore. La normativa nazionale richiederà, inoltre, ispezioni regolari alle caldaie e ai sistemi di climatizzazione.
Una rondine non fa primavera
Alcuni mesi fa io ero tra i tanti genitori presenti durante la presentazione del nuovo metodo di pagamento servizio mensa, durante tale presentazione l’assessore Rimoldi (se ricordo bene)a fatto una semplice affermazione, che a molti presenti è passata senza dare un grosso peso, l’affermazione in questione è “siamo nell’era di Internet e della tecnologia”, non voglio assolutamente fare polemica su tale affermazione anzi do pienamente ragione su quella affermazione, ma vorrei far riflettere su alcuni punti per me importanti.
Attivare un servizio di pagamento che esiste da parecchi anni per notevoli altri servizi, basti pensare ricarica telefonino, Pay TV, carte di credito, ecc.., non è una vera innovazione ma un integrazione di una tecnologia già esistente, oltretutto tale metodo è attivo da parecchi anni anche presso altri comuni limitrofi.
Se il nostro comune vuole sbandierare la parola tecnologia è molto semplice, basta guardare cosa hanno fatto altri comuni vicino al nostro.
Il progetto ambizioso di Cassinetta di Lugagnano (MI) dove il consiglio comunale hanno deciso di non consumare più il proprio territorio comunale per costruire nuove abitazioni, ma dando solo permessi di ristrutturazione di vecchi edifici, oppure il progetto adottato dal comune di Capanori (LU) dove è loro intenzione per il 2020 avere rifiuti Zero.
Il comune di Cesano Boscone (MI) che ha installato la casa dell’acqua per far conoscere hai propri cittadini la bontà della propria acqua che viene distribuita sulla rete idrica comunale.
Comune di Mezzago (MB) ha avviato un progetto di libri in accomodato d’uso e per le proprie mense un menu Biologico a differenza della nostro comune che ha esternalizzare il servizio mensa, ma non è mia intenzione fare polemica su un servizio che non si sa ancora come sarà
Ma questi sono solo alcuni esempi che altri comuni hanno adottato ma si può pensare ad altri progetti come ristrutturare il comune o l’ampliamento della nuova scuola Giovanni Pascoli adottando una politica di risparmio energetico magari montando dei panelli fotovoltaici per l’energia elettrica, o il recupero dell’acqua piovana per i servizi igienici, adottare per l’illuminazione delle strade o per il cimitero la tecnologia LED che parecchi comuni hanno già adottato come il comune di Cassinetta di Lugagnano dove con un investimento di 2000€, si ha un risparmio di 2253€ all’anno di energia elettrica (dal sito del sindaco).
Questi sono alcuni esempi di attività che non incide sul bilancio del comune ma addirittura in alcuni casi come quello di adottare una illuminazione a Led un risparmio sulla bolletta energetica.
Per concludere ritengo che se viene spiegato il motivo per un aumento di costo del servizio e viene fatto per il bene dei nostri figli e per il loro futuro, siano pochi i genitori che sono contrari e se vengono coinvolti in alcune decisioni come anno fatto con un programma di bilancio partecipativo il comune di Novellare (RE).


