Nuova direttiva UE: dopo il 2020 solo edifici a risparmio energetico
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CreatedSabato, 26 Giugno 2010
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Last modifiedMercoledì, 24 Giugno 2015
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Il Parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva che rientra nel pacchetto "efficienza energetica" che aiuterà l'ambiente e i consumatori a risparmiare sui costi della bolletta energetica. La nuova norma prevede che tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 debbano possedere standard di risparmio elevati, riduzione dei consumi energetici, e debbano essere alimentati con un forte impiego di fonti rinnovabili. I progetti di edifici pubblci dovranno dare il buon esempio partendo già dal 2018. Se si considera che gli immobili assorbono circa il 40% del consumo energetico totale dell'Unione europea e costituiscono la più grande fonte di emissioni d'Europa, migliorando le loro prestazioni energetiche si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi sulle emissioni di CO2, riducendo il consumo di energia del 20% entro il 2020. La nuova direttiva sull'efficienza energetica stabilisce i requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova costruzione e la loro applicazione per gli edifici esistenti. Gli Stati membri dovranno adottare misure atte a raggiungere requisiti di rendimento energetico a costi ottimali e secondo la metodologia comparativa. Una parte dei finanziamenti per queste innovazioni proverrà dal bilancio dell'Unione europea. Anche per quanto riguarda gli edifici esistenti sono previste delle novità: ove possibile la spesa energetica degli immobili esistenti dovrà essere migliorata nel corso di lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno incentivati a installare "contatori intelligenti" e a sostituire gli impianti di riscaldamento, quelli idraulici per l'acqua calda e i sistemi di climatizzazione con soluzioni alternative ad alta efficienza come le pompe di calore. La normativa nazionale richiederà, inoltre, ispezioni regolari alle caldaie e ai sistemi di climatizzazione.
