ELEZIONI: ASTENSIONE, SCHEDA BIANCA O NON "RITIRO DELLA SCHEDA". COSA DICE LA LEGGE

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    Martedì, 19 Febbraio 2013
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    Mercoledì, 24 Giugno 2015
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    Politica

index.php" L'astensione in Italia è ormai il più grande partito e la percentuale registrata alle recenti elezioni regionali in Sicilia (47,42%) ed alle stesse comunali di Sesto San Giovanni (al ballottaggio hanno votato il 29,93% e al primo turno il 57,46% degli aventi diritto) ne confermano il crescente aumento. Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche 2013 ritiengo sia opportuno dare avviso alla cittadinanza sestese che è possibile esercitare una forma di astensione differente da quella comunemente conosciuta. A differenza dell’astenersi nel recarsi al seggio elettorale o nel votare scheda bianca o nulla, l’elettore può motivare il rifiuto della scheda facendo scrivere o allegare nel verbale del proprio seggio elettorale le ragioni del suo rifiuto. Ricevo diverse mail, da amici e conoscenti, di chiarimenti sulla fattibilità di quest'azione e mi viene richiesto se sia davvero possibile adottare legalmente questo metodo. L'intento di molti amici è quello di poter protestare contro un sistema elettorale che impedisce agli elettori di esercitare il diritto di voto secondo il dettato costituzionale. Infatti gli articoli 56, La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto, e 58, i senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età, della Costituzione Italiana lasciano chiaramente intendere che l’elettore debba poter scegliere i deputati e i senatori direttamente e non attraverso una lista preconfezionata di candidati decisi dai vari segretari di partito. Infatti non si vota tracciando un segno sul nome del candidato ma tracciando un segno sul simbolo del partito. La legge elettorale in vigore sta portando per la terza volta la popolazione a votare illegittimamente i membri del parlamento in quanto, secondo molti, incostituzionale. Poiché gli articoli del rifiuto della scheda elettorale dell'attuale legge non era di facile interpretazione, il ministero degli interni, sollecitato da alcuni cittadini, ha recentemente emanato una circolare per chiarire il controverso dibattito sul tipo di astensione sopra descritto ma non tutte le Prefetture hanno provveduto a trasmettere ai Comuni tale circolare. Purtroppo su internet stanno confusamente ed erroneamente proliferando messaggi di presunti esperti che hanno il solo risultato di confondere ancor di più l'elettore. Questo mia lettera non vuole essere un invito all'astensione ma semplicemente un mettere in luce una diversa possibilità di essere elettori attivi e non astensionisti passivi. Astenersi dal recarsi al seggio, oltre che essere contrario all'articolo 48 della Costituzione Italiana, Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico, è l'equivalente dell'accettazione del risultato elettorale". Confidando nel vostro prezioso lavoro di divulgazione di una corretta e puntuale informazione ai cittadini.